Il quarto
volume della Libreria Filarmonica, la collana editoriale che a partire dal 2006
raccoglie gli atti dei convegni organizzati annualmente dalla Regia Accademia
Filarmonica di Bologna, non poteva essere organizzato che in quattro movimenti
ed una coda, perché argomento del convegno tenutosi nel 2009 è stato un genere
musicale, la sinfonia, che nel momento aureo del suo splendore viennese si
articolava normalmente proprio in questa maniera: Cento e una sinfonia. Sulle
origini di un classico genere musicale. Un convegno di studi in relazione ai
centenari di Torelli (1658-1709), Händel (1685-1759) e Haydn (1732-1809), a
cura di Piero Mioli, 11-12 giugno 2009, Bologna, Sala Mozart della Regia
Accademia Filarmonica. Il primo movimento della sinfonia di interventi che si
sono susseguiti nelle tre mezze giornate dedicate al convegno, Nomenclature, è
quello in cui Sabbadini (il compianto e indimenticato amico Francesco),
Rovighi, Tammaro e Kuret danno, come vuole la prassi, l’impronta generale, a partire
dalla discussione sull’origine del termine sinfonia, alla disamina dei trattati,
al ragionamento sull’importanza e il signifi cato della tonalità prescelta per
l’impianto sonoro, fi no alla doverosa sottolineatura dell’imprescindibilità
della Scuola di Mannheim. Il secondo movimento, Quattro autori, suonato da
Iesuè, Prefumo, Dellaborra e Russo, tocca poeticamente autori e luoghi sacri
alla sinfonia come Händel e le sue ouvertures, Sammartini e Milano, Boccherini
e la Toscana, Gossec e la Francia. Il terzo, Passi, segreti e rarità,
scandaglia a ritmo di danza fra la presenza del sinfonismo nel genere teatrale
(Grossi), le trascrizioni di una sinfonia del bolognese Antonio Uttini
(Hedwall) e di una del faentino Sarti (Satta), e l’invito a riconsiderare i
criteri di catalogazione quando si ha a che fare con prassi di imprestiti e
scambi come avveniva nella scuola bolognese ai tempi di Torelli e Perti (Lora).
L’ultimo tempo vola rapido dal lungo addio al basso continuo nella sinfonia
(Tasso), alla scoperta, al subitaneo successo e quindi all’adozione del
clarinetto nella famiglia orchestrale (Ghirardini), alla permanenza in Italia
del classico strumentalismo della scuola di Vienna (Fornari), fi no al
prolungarsi del sinfonismo classico in un autore contemporaneo quale Hans
Werner Henze (Di Cecco). La coda fi nale si apparenta con ciò che precede pur
distinguendosene per una sua precisa funzione formale, così come dalla sinfonia
si distingue, pur ad essa per molti aspetti gemellandosi, il concerto per
strumento a tastiera e orchestra (Iesuè).
INDICE
Presentazione
- introduzione: parole di sinfonia -.programma del convegno - nomenclature sinfonia: pluralità di un significato antico -
metodi e trattati come «lumi» di sinfonia - «Sturm und Drang» e sinfonie in sol
minore - Richter e altri «scolari» di Mannheim - quattro autori tutte l’Ouverture. Dal catalogo di Händel - Giovanni
Battista Sammartini e la sinfonia a Milano - «Il sig. Luigi Boccherini di Lucca
sa trar partito dai progressi dell’arte musicale». Boccherini, la sinfonia e la
Toscana - Gossec e la sinfonia francese nel Settecento – passi segreti e rarità l’«Idomeneo» di Mozart, sommo esempio di
paneuropeo sinfonismo operistico del Settecento - una sinfonia di Antonio
Uttini – bolognese - una sinfonia di Giuseppe Sarti faentino (avanti l’opera
«Gli amanti consolati») .- Giuseppe Torelli, una prassi e un inedito: sinfonie
in adozione nel contesto bolognese - strumenti
e fortune - basso d’archivio,
Haydn alla fine del «continuo» - Clarinetto, ultimo fiore d’orchestra. Da
Mannheim al meriggio del Classicismo - Aimez-vous Mozart? Note sullo
strumentalismo viennese nell’Italia del Settecento Meta Mozart. Il sinfonismo
contemporaneo di Henze - dell’altro
genere concerto italiano. Rassegna del concerto per tastiera nell’Italia
del Settecento.
Mioli Piero
Bolognese,
Piero Mioli insegna storia della musica, è consigliere dell’Accademia
Filarmonica e presidente della Cappella dei Servi, svolge attività di
divulgatore e conferenziere. Come storico della musica ha pubblicato saggi e
volumi su Martini, Gluck, Rossini, Donizetti, Verdi, l’opera e la cantata in
genere. Ha curato un manuale di storia della musica, diversi atti di convegno
ed edizioni integrali dei libretti di Verdi, Mozart, Bellini, Rossini e Wagner.
Attende ai testi di una collana di volumi fotografici relativi ai maggiori
teatri lirici d'Italia. Fra gli ultimi libri, oltre alla ristampa del Dizionario
di musica classica in due volumi e di Rossini: Il melodramma
romantico; L'opera italiana del Novecento; Donizetti: la figura,
la musica, la scena.