Premio di narrativa Italiana inedita Arcangela
Todaro-Faranda 2023 - Sezione Romanzo
Da sempre, Lavinio Calcabrina vive una condizione atipica:
incapace di dormire, è affetto da una strana forma di insonnia che distorce la
sua percezione esistenziale. Abituato a conviverci, riesce comunque a
realizzarsi: stufo del paesello natìo, parte alla volta della metropoli e
guadagna la propria indipendenza. La sua vita adulta, raccontata da un
simpatetico narratore con realismo propriamente magico, resta così sospesa in
una sostenibile leggerezza dell’essere. Finché, per caso o per fortuna, un
eccentrico anziano gli dona un quaderno e gli chiede in cambio un solo pegno: scriverci
sopra qualsiasi cosa desidererà. E le parole di quel quaderno sono le stesse
che Giacomo Cortesi, nel suo romanzo d’esordio, consegna al lettore: le stesse
che raccontano personali segreti intimi e pubblici segreti scomodi, le stesse
che gli inquirenti indagheranno al processo a cui Lavinio sarà chiamato dopo
essersi scontrato con la Storia, dopo aver conosciuto la vita degli uomini
comuni.
INDICE
Cortesi Giacomo
Giacomo
Cortesi (1989), già allievo del Liceo delle Scienze Umane “G. B. Morgagni” di
Forlì, ha frequentato i corsi della Facoltà di Storia dell’Università di
Bologna. Da sempre affascinato dalla magia della parola, pratica la scrittura
per assaporare una vita che non potrebbe essere senza racconti, senza storie,
senza l’alchimia del senso espresso a frasi e punteggiatura.