Il taglio interdisciplinare del volume intende fare interagire in modo fecondo gli studi delle infinite tracce, materiali e immateriali, lasciate dal mondo minerario e dalla migrazione italiana sui territori, sulle persone, sulle società, sulle mentalità, sugli immaginari artistici negli ex- distretti minerari del Borinage, del Limburgo belga e del Limburgo sudorientale olandese. Negli ultimi anni è andata crescendo l’urgenza della patrimonializzazione di quell’eredità, messa seriamente a rischio da decenni di oblio e incuria. Un’eredità, scomoda, che non poteva essere attualizzata dalle ultime generazioni dei minatori e dalle loro famiglie – e ancora dalle generazioni successive – senza complesse e dolorose rinegoziazioni. In Minatori di memorie trovano spazio studi storiografici sulla memoria pubblica in Italia della migrazione, catalizzata in particolare attorno alla tragedia di Marcinelle , di cui ricorreva nel 2016 il sessantesimo anniversario; sguardi della geografia e dell’antropologia, utili a interpretare in multiscala questi stratificati processi geostorici e il loro impatto sui territori, sulle culture e sulle persone; studi delle (auto) rappresentazioni offerte dalla letteratura e dai nuovi strumenti tecnologici.
Padova, 1978 è ricercatore di lingua e cultura neerlandese all’Università di Bologna. Si interessa di processi interculturali nel teatro del Seicento e nella letteratura contemporanea.
Heusden, 1970 è nata e cresciuta da genitori italiani migrati verso le zone minerarie del Limburgo belga. Conduce ricerche nell’ambito minerario in Europa, studi di genere nei processi migratori con particolare attenzione verso le storie di vita e le biografie, sia scritte che orali, di donne come portatrici di cultura.
Se vuoi essere informato sulle nostre novità editoriali, registrati alla nostra newsletter!