Roma, VIII secolo a.C., appena dopo il ratto delle Sabine, Tarpeia è la prima donna ben individualizzata della storia romana, benché plurime e contraddittorie siano le storie legate al suo nome. Tarpeia è uscita sola di notte, ha incontrato e parlato con un capo straniero, il re dei Sabini Tito Tazio, con cui si è accordata per ricevere in cambio ciò che i suoi guerrieri portano sul braccio sinistro. Le sue azioni hanno consentito l’ingresso dei nemici in Campidoglio ed è morta sotto il peso degli scudi dei Sabini. Ma gli antichi stessi sono divisi nel giudizio su quanto accaduto. La ragazza ha vilmente tradito la città di Roma per avidità o per amore? O invece il suo è stato un coraggioso tentativo di tendere una trappola ai nemici? Quella di Tarpeia è una storia di violenza. Se le versioni sono molteplici la conclusione è la medesima. Nelle rappresentazioni iconografiche è la scena finale a riassumere l’intera vicenda: la vergine è sepolta dagli scudi nemici.
Insegna Numismatica e Storia economica del mondo antico presso l’Università Ca’ Foscari Venezia. I suoi interessi di ricerca riguardano le monetazioni provinciali romane, la moneta nei contesti marginali del mondo classico e la storia monetaria di Roma repubblicana e imperiale. Tra le sue pubblicazioni: La moneta nei rapporti tra Roma e l’Europa barbarica: aspetti e problemi (Firenze, La Nuova Italia Editrice, 1998) e Giovanni Dattari. Un numismatico italiano al Cairo (Milano, Società Numismatica Italiana, 2015).
Insegna Istituzioni di diritto romano presso l’Università del SannioTra i suoi temi di ricerca vi sono il diritto criminale, la condizione giuridica delle donne, la disciplina della follia, le rappresentazioni iconografiche e religiose della giustizia. Delle sue pubblicazioni si ricordano Servi della pena. Condannati a morte nella Roma imperiale (Napoli, ESI, 2010), Contributi allo studio della follia in diritto romano I (Napoli, Jovene, 2020), La ricchezza femminile e la lex Voconia (Napoli, Jovene, 2022), L’Arco di Traiano. Un libro di pietra (Roma, Mauvais Livres, 2024).
Francesca Rohr Vio insegna Storia romana e Storiografia romana presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia. I suoi studi vertono sulla politica in età tardo-repubblicana e augustea e sui processi di codificazione della memoria storica. Tra le sue pubblicazioni: Le voci del dissenso (Padova, Il Poligrafo, 2000); Publio Ventidio Basso (Roma, L’Erma di Bretschneider, 2009); Introduzione alla storiografia romana (con M.Manca, Roma, Carocci, 2010).
Se vuoi essere informato sulle nostre novità editoriali, registrati alla nostra newsletter!