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L’applicazione della tecnologia del raise boring
orizzontale per la realizzazione di sedici cunicoli by-pass
per il prolungamento della linea 1 della metropolitana di
Napoli
Per i lavori di prolungamento della Linea 1
della Metropolitana di Napoli, da Dante a
Garibaldi, è stata prevista la realizzazione di
cunicoli by-pass tra le due gallerie di linea
gemelle realizzate con TBM, aventi funzione
di attenuazione dell’effetto pistone provocato
dal passaggio in esercizio dei convogli
della metropolitana. Lungo la nuova tratta
sono stati pertanto realizzati sedici cunicoli
by-pass, ciascuno con diametro di scavo
3,5 m, diametro interno utile 3,0 m e lunghezza
di circa 6,0 m.
La successione stratigrafica lungo tutta la
tratta è qualitativamente abbastanza omogenea,
con pozzolana che sovrasta il Tufo
Giallo Napoletano; nella fattispecie, era
previsto che tutti i cunicoli venissero realizzati
all’interno del tufo, con battente idraulico variabile tra 20,0 m e 30,0 m sull’arco
rovescio del cunicolo.
Per le operazioni di scavo dei cunicoli, in
alternativa alle metodologie tradizionali, è
stata applicata una tecnologia di recente
implementazione, il Raise Boring in orizzontale,
apportando in questo modo i tipici
vantaggi di uno scavo meccanizzato, in
quanto a sicurezza, rapidità di esecuzione e
qualità dello scavo realizzato.
Questa tecnologia, originariamente sviluppata
per lo scavo di pozzi verticali nel
settore minerario, è stata poi implementata
per applicazioni sub-orizzontali, anche nel
settore delle opere civili.
Prima di iniziare lo scavo dei by-pass, è stato
eseguito un trattamento di iniezioni di
consolidamento con miscele cementizie e
chimiche per ridurre la permeabilità del tufo
fratturato; si è quindi operato un blindaggio
dei conci prefabbricati posti in opera dallo
scavo con TBM, al fine di consentirne il
successivo taglio, mediante filo diamantato,
per la realizzazione delle aperture necessarie
all’esecuzione dei cunicoli.
Tagliati i conci, lo scavo dei by-pass è stato
eseguito portando l’attrezzatura RBM
(Raise Borer Machine), montata su un telaio
speciale in grado di spostarsi sulle rotaie
della TBM ancora installate in galleria, fino
al fronte di perforazione nella galleria dispari,
mentre parallelamente, nella galleria
pari, veniva predisposta una testa fresante
da 3,50 m di diametro, appoggiata su un
telaio telescopico carrellato, in modo da
poter essere movimentata anch’essa lungo
i binari della TBM. In primo luogo, dalla
galleria dispari si è eseguito un foro pilota
di piccolo diametro fino a irrompere nella
galleria pari. Qui, la punta della perforatrice
è stata sostituita con la testa fresante, si è
quindi proceduto con l’alesatura del foro,
ruotando e contemporaneamente tirando
indietro la testa fresante verso la macchina,
mentre nella galleria pari un operatore
procedeva all’aspirazione dello smarino di
scavo, movimentando, grazie ad una proboscide
idraulica, una tubazione flessibile
di aspirazione. Dopo lo scavo, si è proceduto
alla posa dell’impermeabilizzazione e
al getto del rivestimento definitivo, al fine
di completare la realizzazione del by-pass.
For the execution of the “Linea 1” subway extension in Naples, from Dante station to Garibaldi station, the construction of cross passages between the twin galleries excavated by TBM was planned, in order to attenuate the “piston effect” caused by the passage of underground trains entering tunnels and exiting into stations; along the new route, it was necessary to build sixteen cross passages, each with an excavation diameter of 3.5 m, useful inner diameter of about 3.0 m and length of about 6.0 m. The geology along the route is fairly homogeneous, having loose deposits at the higher levels, known as pozzolane, with a soft volcanic rock at deeper levels, known as Yellow Neapolitan Tuff; in this case, all the passages were to be executed within the tuff, between 20 m and 30 m below the groundwater level. For the excavation of the cross passages, as an alternative to traditional methods, the recently implemented technology of Horizontal Raise Boring technology was applied, bringing the typical advantages of mechanized excavation, as to the safety, speed of execution, and the quality of the excavation performed.
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