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Il recupero a Napoli dell’antica “Cavità Morelli” per la
realizzazione di un parcheggio sotterraneo
L’esistenza della “Napoli sotterranea” è
legata alla conformazione morfologica e
geologica del proprio territorio, composto
da roccia tufacea che ha caratteristiche di
leggerezza, friabilità e stabilità del tutto
particolari.
Dal 470 a.C. i Greci danno inizio alla crescita
di quel mondo affascinante che è la
Napoli sotterranea, dettato da esigenze di
approvvigionamento idrico, che ha portato
alla creazione di cisterne sotterranee adibite
alla raccolta di acque piovane, e dalla
necessità di recuperare materiale da costruzione
per erigere gli edifici di Neapolis.
Alcuni editti, fra il 1588 ed il 1615, proibirono
l’introduzione in città di materiali da costruzione
per evitare l’espansione incontrollata
di Napoli. I cittadini, per soddisfare la necessità
di ampliamento urbanistico, pensarono
bene di estrarre il tufo sottostante la città,
sfruttando i pozzi già esistenti, ampliando le
cisterne destinate a contenere l’acqua potabile
e ricavandone di nuove, con tecniche
particolari al fine di evitare crolli indesiderati.
La “Cavità Morelli” è ubicata in una delle
zone più strategiche della città di Napoli,
a poche centinaia di metri dalla centralissima
Piazza Dei Martiri, della Villa Comunale,
della via Caracciolo; da essa si diparte un
“cunicolo Borbonico” che collega piazza del
Plebiscito e la zona di via Toledo.
Al servizio del parcheggio è stata realizzata
una galleria ex novo con imbocco dai portici
del fabbricato della via Morelli, detta galleria
che ha comportato difficoltà notevoli
legate sostanzialmente all’incontro lungo il
tragitto di ulteriori cavità, spesse volte piene
di detriti, ha un mezzanino che consente
il transito dei pedoni alla struttura.
La Cavità Morelli si sviluppa nell’ammasso
tufaceo del promontorio di Monte Echia,
laddove la presenza di una serie di edifici
soprastanti ha di fatto impedito l’esecuzione
di sondaggi sistematici dall’alto,
finalizzati a definire l’andamento del tetto
del tufo. La stratigrafia del sottosuolo è
stata perciò desunta sia da osservazioni
dirette condotte sulle pareti della Cavità
Morelli.
Il grado di fratturazione della roccia è risultato
generalmente piuttosto contenuto,
con valori di RQD alquanto elevati. Solo in
prossimità di poche singole discontinuità
si è riscontrato un valore di RQD inferiore
50÷60%.
Le strutture verticali sono costituite da setti
di 40 cm di spessore e lunghezza variabile,
disposti in direzione trasversale e longitudinale
rispetto all’asse di sviluppo della cavità.
Essi sono collaboranti con le pareti tufacee.
I moduli che compongono la struttura portante
sono 14.
I solai sono gettati in opera a soletta piena
con armatura bidirezionale di spessore totale
di 35 cm.
Le fondazioni sono costituite da plinti dello
spessore di 80 cm in alcuni casi su pali di
diametro 400 mm. I plinti sono uniti da una
piastra di collegamento dello spessore di
circa 40 cm ed estradosso coincidente con
l’estradosso dei plinti.
I lavori per la realizzazione del parcheggio
Morelli sono iniziati nel giugno del 2004,
con lo scavo di ribasso e il consolidamento
delle pareti e della volta della cavità
effettuato mediante l’inserimento di barre
filettate e Ct-Bolt, atti a migliorare le caratteristiche
geomeccaniche dell’ammasso.
Le volte della cavità, in alcune sezioni, sono
state rinforzate con centine reticolari. Il tutto
è stato rivestito con rete elettrosaldata e
spritz beton. Per la realizzazione sono stati
allestiti ponteggi con geometrie non regolari
adattate alla morfologia della cavità che
consentissero di raggiungere altezze oltre
i 30m.
Lo scavo della galleria di accesso al parcheggio
da Via Domenico Morelli è stato effettuato
in un primo momento a piena sezione,
consolidando la sezione di scavo con chiodi e
posa di rete. Successivamente, essendo stata
intercettata una cavità piena di detriti sciolti,
la modalità di scavo è cambiata e dopo aver
provveduto all’iniezione di cls magro si è proseguito
con una sezione troncoconica con un
doppio ombrello di infilaggi in calotta.
La costruzione delle strutture che costituiscono
il parcheggio ha visto la costruzione
dei moduli in sequenza alterna per costituire
un valido cerchiaggio del pilastro centrale
in tufo naturale che caratterizza la cavità
stessa.
In 2004 works started for the now completed seven-level automated car park containing 480 parking spaces inside the pre-existent “Morelli cave”, located in a strategic area in Naples. Since 470 BC Greeks began the development of the fascinating world of the underground in Naples, of which this cave belongs. It seems that once here the god Mithras was worshipped. it’s also became a quarry for tuff extraction and in 1600s it became an useful aqueduct in the area. In 1853 the Bourbon Tunnel, a project commissioned by King Ferdinand II of Bourbon to allow easy escape from the Royal Palace in case of riots, was connected to this network of tunnels. The cavern became an air raid shelter during the Second World War, then a deposit of cars and motorcycles in the ‘50s and’ 60s, a disposal area and it has been abandoned in the last 40 years before it’s new utilization.
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