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Inclusivo ed anche virtuale: è il Natural History Museum di Londra

Garzillo Elio
Articolo Immagine
ISSN:
0028-0658
Rivista:
Natura & Montagna
Anno:
2022
Numero:
1
Fascicolo:
Natura & Montagna N. 1-2/2022

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Quella del londinese Natural History Museum, con i suoi circa 80 milioni di esemplari conservati, è una storia esemplare. Il colossale edificio neoromanico di Cromwell Road appare ancora intriso dell’irrefrenabile passione vittoriana per il collezionismo, la catalogazione e lo studio del mondo naturale ed accoglie ogni anno – come afferma il suo Direttore Sir Michael Dixon – oltre cinque milioni di visitatori. Dietro vi appaiono un moderno dibattito amministrativo – specie dal “British Museum Act” del 1963 in poi – con soluzioni di gestione manageriale in continuo aggiornamento e, soprattutto, con l’attività di ricerca scientifica (oltre 350 scienziati lavorano sul posto) concepita come scelta forte e mirata. Tutto apparentemente perfetto dunque… eppure “qualcosa” può lasciare interdetti. Specie davanti all’entusiasmo attonito dei bambini frutto di precise strategie comunicative e alle molteplici vetrine ammiccanti preordinate a sollecitare ammirazione e stupore. E non solo a quelle.