Nota per rispondere alle esigenze degli studenti di trovare scritta la storia del Medioevo in forma chiara e non eccessivamente dilatata, questo libro si è andato costruendo come un grande affresco su di un'età che tanto ha lasciato di sé nella nostra Europa. I popoli, le loro istituzioni, ma soprattutto gli uomini, con le loro diverse forme di vita, gli ideali, i comportamenti anche quotidiani, ne sono diverntati i protagonisti, in un paesaggio rurale urbano sempre presente e in continua evoluzione. La narrazione, spesso avvincente, scorre così, dopo un'introduzione che vuole dare un senso al fare storia oggi, dalla contrastata e sofferta affermazione del Cristianesimo nel momento della frantumazione dell'impero romano nella molteplicità dei regni barbarici, alla ricerca di una nuova sintesi politica e culturale nell'Europa carolingia, poi via via lungo il travaglio del cambiamento, al sorgere di nuove forme di vita politica ( i Comuni, le Signorie, gli Stati Nazionali), ma soprattutto di nuovi ideali e di nuove mentalità, nellle quali l'individuo prende via via il sopravvento. Il tutto con una particolare attenzione a cogliere la storia nei segni che essa ci ha lasciato e che noi possiamo scoprire ancora intorno a noi, nelle nostre città nelle nostre campagne, come anche nel profondo di noi stessi.
Cenni di metodologia e storiografia - l'affermazione della molteplicità: nuovi valori, diverse civiltà - alla ricerca di un nuovo equilibrio - il travaglio del rinnovamento - verso una nuova europa - la crisi.
Paolo Golinelli (Mirandola 1947), già Professore Ordinario di Storia Medievale all’Università di Verona, oltre agli studi sull’agiografia e il culto dei santi (Indiscreta Sanctitas, 1988; Città e culto dei santi nel Medioevo Italiano, 1996; Il Medioevo degli increduli 2009; Santi e culti dell’anno Mille, 2017), sulla storiografia (Benedetto Bacchini, l’uomo, lo storico, il maestro, 2003), su Matilde e il suo mito, ha avuto occasione di affrontare diversi personaggi danteschi e problematiche relative al rapporto tra storia e letteratura, qui rappresentati nelle figure di Celestino V, Matilde di Canossa, Cunizza, sant’Alessio e nel riconoscimento di amici e maestri dello scrivere di storia.
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