Attraverso
un approccio interdisciplinare, frutto della collaborazione tra classicisti e
italianisti, il volume pone al centro la riflessione di Quintiliano sulla
funzione degli adfectus entro il maestoso edificio dell’Institutio oratoria,
ricostruendone la formalizzazione analitica, in rapporto alle fonti anteriori,
e seguendone gli sviluppi e gli effetti sino al tardo Rinascimento, non
soltanto sul piano della dottrina retorica, ma anche su quello complementare
della poetica e della letteratura. Ma poiché la dimensione emotiva e conativa
del movere si integra strettamente a quella cognitiva e razionale del docere,
la trattazione, allargando la prospettiva in diverse direzioni, affronta anche
altri aspetti del capolavoro di Quintiliano, per sondare come vi si compongano,
in una sintesi unitaria, teoria e prassi, tecniche della scrittura e arte
dell’improvvisazione, pedagogia e culto delle lettere. Ne esce così un quadro
mosso e variegato che, dando risalto all’intreccio fra temi della tradizione ed
elementi innovativi, offre al lettore un’immagine dell’Institutio oratoria alquanto
differente da quella, canonica ma riduttiva, di autorevole summa del sapere
retorico antico, e al contempo ne mostra la forza modellizzante, pervasiva e
vitale attraverso i secoli, delineando per campioni una storia della fortuna
del paradigma quintilianeo dall’Umanesimo sino alla nostra modernità.
INDICE
Baffetti Giovanni
Giovanni Baffetti insegna letteratura italiana
all’Università di Bologna. I suoi ambiti di ricerca d’elezione sono il
Rinascimento e il Barocco, i rapporti tra letteratura e scienza e la storia
delle idee. Ha dedicato diversi volumi alla cultura del Seicento italiano e ha
curato alcune miscellanee sulla letteratura religiosa dal Tre al Cinquecento.
Attualmente sta preparando una monografia su Torquato Tasso, di cui ha già
pubblicato presso Rizzoli l’edizione commentata dei Dialoghi.
Citti Francesco
Francesco Citti insegna Letteratura latina all’Università di
Bologna. Si occupa di letteratura filosofica (in particolare di Lucrezio,
Orazio e Seneca), di declamazione e della ricezione dei classici nelle
letterature moderne. Tra le sue pubblicazioni: Studi oraziani. Tematica e
intertestualità (2000); Cura sui: studi sul lessico filosofico di Seneca
(2012); Law and Ethics in Greek and Roman Declamation (ed. 2015).
Giunta Fabio
Fabio Giunta è ricercatore presso il Dipartimento di
Filologia Classica e Italianistica dell’Università di Bologna. Si occupa prevalentemente
di letteratura italiana di Cinque e Seicento. Ha pubblicato saggi su retorica e
letteratura sacra, e in particolare su Tasso, Panigarola e Marino, e diversi
volumi, fra i quali Francesco Panigarola, Vita scritta da lui stesso, edizione
critica e commento (2008); Magia e storia in Torquato Tasso (2012).
Pasetti Lucia
Lucia Pasetti insegna Letteratura latina all’Università di
Bologna. Le sue ricerche interessano principalmente la commedia, la prosa e la
retorica di età imperiale. Per questo editore ha pubblicato Plauto in Apuleio (2007)
e Le Declamazioni minori attribuite a Quintiliano. I (244-292), frutto della
collaborazione con studiosi di varie università (2019).