Documenti e lettere di Matilde di Canossa
L’opera contiene la
trascrizione latina e la traduzione in lingua italiana di documenti matildici
pervenuti fino a noi da varie fonti. Attraverso la lettura e
l’approfondimento di questi documenti, ci si può avvicinare ad una figura
storica di riferimento, Matilde di Canossa, una donna straordinaria che
ha segnato il suo tempo. Avere a disposizione in modo
accessibile questi documenti consentirà approfondimenti o anche semplice
lettura curiosa.
Canova Franco
Di Reggiolo (RE), laureato a Parma, ha insegnato nelle Scuole Superiori. Ha colla¬borato con la S.E.I. di Torino con saggi storici e letterari per il 4o volume della Storia della Lettera¬tura Italiana: Forme e Modelli (a cura di A. Budriesi, 1988). Dopo studi di paleografia, insieme a G. Nosari ha edito nel 2008 con la CLUEB di Bologna il Registro delle concessioni di terre e beni del monastero di San Benedetto in Polirone (sec. XV), mentre con case editrici locali ha pubblicato una quarantina di volumi di storia del territorio: Reggiolo, Gualtieri, Guastalla, Torricella, Villa Saviola, Motteggiana, Tabellano, Mantova. Ultimamente ha riunito foto e testimonianze sul terremoto del 2012: Terrae Motus (Lui ed., Reggiolo 2013).
Fontanili Maurizio
Laureato in Medicina nel 1962, si è specializzato in Chirurgia Generale, e ha conseguito due libere docenze presso l’Università di Padova. Ha svolto la professione di chirurgo per 40 anni (1962-2002), dei quali dieci all’Università di Padova e trenta come Primario in vari ospedali. Presidente della Provincia di Mantova dal 2001 al 2011, si è fatto promotore e sostenitore delle tre mostre di argomento matildico tenutesi nel 2008 a San Benedetto Po, alla casa del Mante¬gna e al Museo diocesano di Mantova.
Santi Clementina
Nata a Castelnovo ne’ Monti (Reggio E.), già docente di Italiano e Latino nel Liceo “L. Ariosto” di Reggio E.; membro del Consiglio Direttivo dell’Istituto Beni Culturali dell’Emilia Romagna (I.B.A.C.N.) e del C.d.A. della Fondazione “I Teatri” di Reggio E. È autrice di numerosi saggi di poesia, letteratura e storia reggiana, fra i quali: La fortuna critica di Ludovico Ariosto (1994); Luoghi Matildici dell’Appennino (2008); La cronaca di Pietro della Gazzata, con L. Artioli e C. Corradini, Presentazione di J. Le Goff; Vocabolario dei dialetti del medio Appennino Reggiano, con Eolo Biagini e Savino Rabotti (2009); S.S. 63, una strada la sua storia, Tecnograf, Reggio E., con le fotografie di James Bragazzi (2014).
Formizzi Giordano
Nato a Mantova e cresciuto a Pellestrina, è stato docente di Pedagogia nelle università di Padova (dove si laureò) e di Verona. Si è occupato delle opere di Karl Heinrich Marx (tesi di laurea); di G. E. Lessing, di I. Kant, di cui ha curato un’apprezzata traduzione dal tedesco degli Scritti pedagogici (Il segno dei Gabrielli, Verona, 1996) e di J. Amos Comenio, di cui ha tradotto per prima volta in italiano alcune opere latine (Panglottia, Verona 1991). Attualmente continua la sua attività di docente presso l’Università della Terza Età del Comune di Verona. Per dodici anni è stato presidente della Federazione Esperantista Italiana.