Da tempo le antologie latine Lyra ed Epos sono considerate di fondamentale importanza per lo studio della poesia, della poetica e della cultura di Pascoli. Ma non solo: sempre più se ne apprezza il valore intrinseco, l’originale prospettiva aperta sui classici. Questo libro si concentra su Epos, e in particolare sul suo ampio commento all’Eneide: via d’accesso alla poesia e al pensiero di Pascoli, e insieme specchio del ‘suo’ Virgilio. Come alcune figure dell’immaginario pascoliano nascono dallo stretto dialogo con l’Eneide, così l’esegesi si fa trasmissione e trasfigurazione della parola epica, in un’«era», quella di Pascoli e nostra, in cui alle favole antiche è subentrata la luce radente della scienza, all’epos le forme desublimanti del romanzo.
(Pescara, 1982) è dottore di ricerca in Letteratura italiana. Ha studiato a Pisa, Bologna, Siena. Ha pubblicato saggi su Pascoli, d’Annunzio, Saba, Montale, Quasimodo, Celan, e una monografia su Montale (Di ombre e cose salde. Studio su Montale, 2015). Collabora con la rivista «Soglie».
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