La rilevanza culturale di Pascoli deriva, com’è noto, dal
radicamento e dall’incidenza della sua poesia nell’immaginario profondo della
storia italiana. L’indagine su Pascoli
georgico fa i conti con una di queste radici, quella che, in senso generico,
possiamo riferire appunto alle Georgiche.
Il confronto esistenziale, prima che letterario, con Orazio e Virgilio
rappresenta infatti per Pascoli un’esperienza decisiva non solo sul versante
della poesia in latino ma più in generale sulla maturazione del suo universo
poetico e ideologico. Ricostruendo come un filo rosso il rapporto originario e
ininterrotto del poeta con la natura – intesa concretamente e storicamente come
campagna nelle sue tante declinazioni (esperienza primaria del mondo, scenari
naturali, famiglia, trauma biografico, folclore, lavoro, assetti sociale e
agrari, idillio, emigrazione, abbandono) – si è cercato così di “raccontare” in
modo nuovo e organico con la sua vicenda umana e letteraria, di focalizzare il
passaggio dalla poesia premyricea alle Myricae
e ai Poemetti, e di illuminare,
tramite Pascoli, alcune trasformazioni epocali della realtà contemporanea.
INDICE
Casini Simone
(Firenze 1963) insegna Letteratura italiana presso l’Università di Perugia. Autore di numerosi saggi su letteratura e storia dal Settecento al Novecento, ha curato l’edizione critica e commentata delle Confessioni d’un Italiano di Ippolito Nievo (Guanda, Fondazione Pietro Bembo, 1999), e altre pubblicazioni per l’Edizione Nazionale delle Opere di Nievo in corso presso Marsilio. Dal 2000 cura per Bompiani l’edizione nei Classici delle Opere di Alberto Moravia, del quale ha pubblicato vari testi editi e inediti.