Trans*, non-binary, gender non-conforming, genderqueer, genderfuck ecc. Negli ultimi
anni la semantica dell’identità di genere ha dato vita a un vocabolario
parcellizzato, politicizzato, in cui ciascun termine funziona da guscio
protettivo per alcuni e da prigione per altri. Queer bodies attraversa la storia della letteratura
e dei media da fine Ottocento a oggi, analizzando i racconti in cui il
personaggio mette in discussione la propria identità di genere o intraprende
una transizione parziale o completa da un genere a un altro.
Il percorso,
articolato in due volumi leggibili autonomamente («Da fine Ottocento agli anni
Settanta» e «Dagli anni Settanta a oggi») e ricco di sorprese (testi e autori
rimossi che aspettavano di essere riportati alla luce), coniuga spunti teorici,
coordinate storiche e analisi testuale, usando come chiave di lettura il
concetto di «queer body», ovvero corpo molteplice. Tra i romanzi analizzati: Orlando, Le signore sirene, Città della
notte, Myra Breckinridge, Il bacio della donna ragno, Scende giù per Toledo, Il
ballo delle checche, Petrolio, L’impuro folle. Tra i film: Glen or Glenda, Psyco, Non aprite quella porta, Women in
Revolt, Quel pomeriggio di un giorno da cani, Splendori e miserie di Madame
Royale.
INDICE
Vittorini Fabio
Fabio
Vittorini insegna Letteratura e media e Musica e immagine presso l’Università
IULM di Milano. Scrive per il quotidiano Il Manifesto. Conduce programmi
culturali per RAI Scuola. Tra le sue monografie: Shakespeare e il melodramma
romantico (2000), Il testo narrativo (2005), Il sogno all’opera.
Racconti onirici e testi melodrammatici (2010), Narrativa USA 1984-2014.
Romanzi, film, graphic novel, serie tv, videogame e altro (2015), Raccontare
oggi. Metamodernismo tra narratologia, ermeneutica e intermedialità (2017),
Melodramma. Un percorso intermediale tra teatro, romanzo, cinema e serie tv (2020)
e la curatela di Normal people. Gender e generazioni in transito tra
letteratura e media (2021).